La creatività è una qualità fondamentale che arricchisce la vita di ogni individuo, permettendo di affrontare le sfide con flessibilità e innovazione. Nei bambini, la creatività rappresenta una risorsa preziosa per esplorare il mondo, sviluppare nuove competenze e costruire una personalità aperta e curiosa. È un aspetto essenziale del loro sviluppo cognitivo ed emotivo, che merita di essere coltivato fin dai primi anni di vita.
La creatività non è solo un dono innato, ma una capacità che può essere allenata e potenziata attraverso attività mirate e un ambiente stimolante. Ogni bambino è un universo di idee e immaginazione, pronto a esplorare e inventare. La creatività sarà la naturale conseguenza del comportamento di tutti gli educatori che si presenteranno nella vita del bambino (genitori, insegnanti, allenatori, parenti prossimi), chiamati a studiare il corretto approccio, vivere in maniera elastica e sposare una sorta di credo preferendo attività, giochi e regali per bambini originali e stimolanti rispetto a quelli classici (e dando per scontato come i dispositivi elettronici vadano esclusi totalmente dalle vite dei ragazzi fino ad almeno i 13 anni, onde evitare disturbi dell’attenzione e problemi neuroevolutivi). Ricorda anche che un numero eccessivo di regali può portare ad abitudine, superficialità ed egocentrismo, ma ne parlerò in maniera più approfondita in un secondo momento.
Comprendere cos’è veramente la creatività e come questa si manifesti nei bambini è il primo passo per aiutarli a esprimere il loro potenziale creativo. L’articolo sarà diviso, pertanto, in due momenti: dapprima analizzeremo insieme il concetto di creatività; poi capiremo come essa possa essere alimentata e potenziata nei più piccoli offrendo idee e strategie pratiche per educatori e genitori, al fine di promuovere un ambiente che favorisca la crescita creativa. Vedremo come il gioco, l’espressione artistica e l’incoraggiamento al pensiero divergente possano trasformare ogni esperienza quotidiana in un’opportunità di apprendimento creativo.
La creatività: cos’è?
La creatività è un concetto complesso e affascinante, che può essere definito come la capacità di generare idee nuove, originali e utili. Spesso viene associata all’arte e all’innovazione (come se Caravaggio, Picasso e Michelangelo siano stati necessariamente più creativi di altre persone), ma è molto di più: è una forma di pensiero che permea ogni aspetto della vita. Quando parliamo di creatività nei bambini, ci riferiamo ad una qualità fondamentale che permette loro di esplorare il mondo con una prospettiva unica, libera da preconcetti e norme sociali rigide.
Per i bambini, la creatività è una forma naturale di esplorazione e gioco. A differenza degli adulti, i bambini non sono ancora limitati da una visione del mondo basata su ciò che è “giusto” o “sbagliato”. Proprio tale libertà innata permette loro di esplorare senza paura, di immaginare l’impossibile e di reinventare la realtà che li circonda.
Creatività come processo: oltre il prodotto finale
Non è solo il risultato finale che conta. Quando si parla di creatività, spesso si pensa a un prodotto concluso con l’esaltazione eccessiva del risultato: un disegno, una storia, una costruzione, un qualcosa che scaldi i cuori dei più grandi, entusiasti per quello che, in definitiva, è l’esito di una prova.
Ma la creatività è soprattutto un processo dinamico che coinvolge diverse fasi, tra cui la scoperta di idee, la combinazione di concetti diversi, l’esplorazione di nuove possibilità e la revisione delle idee stesse. Per i bambini, questo processo è guidato dalla loro curiosità naturale e da un approccio ludico verso la scoperta del mondo. I bambini non vivono in funzione del risultato, ma si muovono per altri motivi quali, solo per esempio, divertimento, gioco, felicità, centralità e approvazione.
Il pensiero creativo nei bambini si manifesta attraverso il pensiero divergente, ovvero la capacità di generare una varietà di soluzioni a un problema piuttosto che cercare una singola risposta. Questa abilità è fondamentale non solo per l’arte e la creazione, ma anche per affrontare le sfide quotidiane, comprendere prospettive diverse e adattarsi a nuove situazioni.
Appare evidente, pertanto, come il singolo risultato non possa considerarsi discriminante poiché la creatività giocherà un ruolo fondamentale in ogni momento della vita, anche quella professionale e lavorativa. C’è chi riuscirà a tradurre tale capacità nella scrittura di un libro o nella creazione di un bel disegno, chi non avrà una mente artistica, ma sarà capace di cogliere un’idea eccezionale ed innovativa con la quale ottenere un grande successo imprenditoriale. Non c’è uno schema rigido: la creatività si può esplicare in ogni ambito della vita, nelle forme più varie ed impensabili.
L’importanza dell’ambiente: stimolare la creatività
L’ambiente gioca un ruolo cruciale nello sviluppo della creatività. Un contesto ricco di stimoli può favorire l’esplorazione, l’immaginazione e l’innovazione. Spazi che offrono materiali vari, attività diversificate e opportunità di sperimentazione sono ideali per nutrire la creatività. È essenziale che i genitori e gli educatori creino un ambiente in cui i bambini si sentano liberi di esprimersi senza paura di essere giudicati.
Un’educazione che promuove il pensiero divergente e incoraggia l’accettazione di idee diverse è fondamentale. I bambini dovrebbero essere stimolati a pensare in modo critico, a porre domande e a cercare soluzioni alternative ai problemi, non solo per rafforzare la loro stessa creatività, ma anche per prepararsi ad ad affrontare le complessità del mondo reale con un approccio flessibile e innovativo.
Come allenare la creatività dei bambini
Allenare la creatività nei bambini è essenziale per aiutarli a sviluppare una mente flessibile e innovativa. Come dicevo in epigrafe, la creatività non è una dote innata riservata a pochi, ma una capacità che può essere coltivata e potenziata attraverso attività mirate e un ambiente stimolante.
Chi pensa che sia una dote innata confonde la creatività con l’espressione artistica, quasi come se solo pochi eletti possano essere creativi. Sono tantissime, al contrario, le forme di creatività: saranno tanti gli chef di livello assoluto che non sapranno mettere una matita su un foglio e, viceversa, molti gli artisti che non riusciranno ad esprimersi di fronte ai fornelli, per quanto siano spesso portati ad inventare.
La creatività è uno stimolo, è la capacità di sviluppare idee divergenti e nuove. Ecco alcune strategie efficaci per favorire lo sviluppo creativo nei più piccoli.
1. Creare un ambiente stimolante
Un ambiente ricco di stimoli è fondamentale per alimentare la creatività dei bambini. È importante offrire loro materiali diversificati come carta, colori, argilla, blocchi da costruzione, tessuti e oggetti di uso quotidiano. L’accesso a questi materiali incoraggia i bambini a esplorare e sperimentare, stimolando le loro immaginazione e inventiva.
Oltre ai materiali, è cruciale fornire spazi dedicati alla creatività: un angolo della casa o della classe dove i bambini possano creare liberamente, senza timore di sporcare o di essere interrotti. Questo spazio deve essere un luogo sicuro, dove si sentano a proprio agio nel provare nuove idee e dove il fallimento sia visto come parte naturale del processo di apprendimento.
Tutti siamo spinti a scongiurare le problematiche più comuni: infortuni, macchie di inchiostro ecc… Ma un bambino è soprattutto gioco, sperimentazione e sogni, che non possono essere chiusi in freddi vincoli da adulti ansiosi. E lo dico, ahimè, proprio pensando alla mia capacità relazionale con i bambini, non sempre equilibrata e lucida.
2. Incoraggiare il gioco libero e il gioco simbolico
Il gioco è uno degli strumenti più potenti per allenare la creatività. Tra i vari giochi sono molto validi ed apprezzabili quelli che rientrano nel gioco libero (senza regole predefinite o obiettivi specifici) poiché permettono ai bambini di esplorare il loro mondo interiore e di esprimere liberamente la loro immaginazione. Il gioco simbolico, in cui i bambini usano oggetti o personaggi per rappresentare storie e scenari immaginari, è altrettanto importante per sviluppare il pensiero creativo e la capacità di problem-solving.
Il famoso amico immaginario ha un suo perché e riveste un ruolo da non svilire con giudizi da adulto. Il gioco per un bambino è come lo studio per un adulto.
Permettere ai bambini di giocare liberamente e di inventare le proprie regole aiuta a sviluppare la loro capacità di pensare fuori dagli schemi, migliorando anche le loro competenze sociali e comunicative. È essenziale che i genitori e gli educatori non intervengano troppo presto nei loro giochi, ma che li lascino esplorare e trovare le proprie soluzioni.
3. Proporre attività artistiche e manuali
Le attività artistiche e manuali sono un mezzo eccellente per stimolare la creatività. Attraverso il disegno, la pittura, la scultura o la creazione di collage, i bambini possono esplorare materiali diversi e sviluppare nuove idee. Tutte queste attività non solo favoriscono la creatività, ma migliorano anche la coordinazione motoria e la capacità di concentrazione.
È importante incoraggiare i bambini a sperimentare senza paura di sbagliare. Ad esempio, si può proporre di creare un quadro utilizzando materiali non convenzionali, come foglie, sabbia o oggetti di riciclo. L’obiettivo non è il prodotto finale, ma il processo creativo per ottenerlo, che consente di esplorare, immaginare e inventare.
Non leghiamo i bambini ai risultati, nella vita come nello sport e non giudichiamo quelli altrui. Sembrerebbe scontato dirlo, ma basterà guardare 10 minuti di una partita di bambini tra i 10 ed i 16 anni per avere un quadro chiaro della cultura italiana sul tema, tant’è vero che, oggi, ci sono evidenti problematiche nella crescita dei nostri giovani, sotto tanti profili. Per non parlare delle riunioni scolastiche tra genitori ed insegnanti laddove risalta immediatamente la centralità del risultato, il confronto tra bambini e la destituzione del ruolo educativo del professore.
Attività, creatività e processo contano più del risultato. Ripetiamolo insieme in maniera ossessiva.
4. Promuovere la lettura e la narrazione
La lettura è un potente strumento per stimolare l’immaginazione. Leggere storie diverse, che spaziano dal fantastico al realistico, apre la mente dei bambini a nuovi mondi e idee. Incoraggiare i bambini a inventare le proprie storie li aiuta a sviluppare competenze narrative e a esplorare le proprie capacità di immaginazione.
Proporre giochi di narrazione, come inventare un finale alternativo per una storia conosciuta o creare un racconto basato su immagini, è un altro modo per allenare la creatività. La narrazione non solo stimola il pensiero creativo, ma sviluppa anche competenze linguistiche e di comunicazione.
Ti basti pensare che, durante il periodo universitario, il mio modo di comunicare e scrivere è cambiato diametralmente poiché, con la lettura di testi molto impegnativi, scatta nella mente l’apertura verso nuovi concetti, termini e modi di esporre. Se la lettura a tratti può sembrare un sacrificio, realmente non se ne può fare a meno (in vista di un costante miglioramento) e l’apertura verso i libri si acquisisce nel periodo della crescita.
5. Fare domande aperte e stimolare il pensiero critico
Un altro modo efficace per allenare la creatività nei bambini è fare domande aperte che stimolino il loro pensiero critico e la loro capacità di problem-solving. Domande come “Cosa accadrebbe se…?” o “Come potremmo risolvere questo problema?” incoraggiano i bambini a esplorare diverse possibilità e a pensare in modo innovativo.
Ognuno di noi, con l’esperienza, acquisisce le sue soluzioni e, inevitabilmente, tende ad irrigidirsi all’interno di schemi ed automatismi. Il bambino no, è elastico.
È importante, pertanto, non fornire risposte immediate, ma dare ai bambini il tempo di riflettere e di esplorare diverse soluzioni. Questo tipo di approccio non solo conduce verso lo sviluppo della creatività, ma aiuta anche i bambini a diventare pensatori indipendenti e sicuri di sé.
6. Valorizzare la diversità delle idee
Accogliere e valorizzare la diversità delle idee è fondamentale per stimolare la creatività: se i bambini percepiscono che le loro idee sono rispettate e apprezzate, si sentono più motivati a esprimere liberamente la loro creatività. È importante evitare critiche immediate o giudizi negativi, che potrebbero inibire la loro espressione creativa e tale approccio dovrebbe essere tenuto anche nei confronti delle altre persone, soprattutto se molto giovani.
Il giudizio severo e costante denota un atteggiamento ipercritico che, alla lunga, può rivelarsi deleterio, anche per noi stessi che, posti di fronte ad una continua valutazione (ed auto-valutazione), possiamo vederci sopraffatti ed alimentare la nostra insicurezza fino a provare sentimenti negativi (rabbia, stanchezza, senso di fallimento imminente, finanche depressione). Giudicare gli altri significa giudicare, in ultima analisi, sé stessi. Diverso può essere il discorso se si riesce a valutare i comportamenti propri e degli altri sotto tanti profili lasciando aperta sempre la porta ad interpretazioni nuove.
Incoraggiare i bambini a condividere le loro idee con gli altri, a collaborare su progetti creativi e a imparare dagli errori è un modo efficace per sviluppare la creatività. La collaborazione e il confronto con diverse prospettive possono stimolare nuove idee e soluzioni creative, promuovendo un approccio aperto e flessibile al pensiero.
Creatività, pareri ed idee, d’altronde, hanno un solo limite: dati e statistiche ufficiali!
Il momento dell’analisi e della creatività deve poi trasformarsi in azione poiché, proprio tramite l’azione, può validarsi un’idea e capire se questa fosse realmente fruttuosa ed intelligente. Insegnare ai propri bimbi ad affrontare le difficoltà attraverso elaborazione ed azione è la chiave per un figlio sereno e responsabile.
In questo senso trovo molto bello come all’estero i bambini siano molto più responsabilizzati e posti di fronte ai loro obblighi, tanto che a 18 anni lasciano spesso casa per studiare e, successivamente, trovare lavoro. Nella nostra cultura, invece, la forte identità familiare porta i genitori a preoccuparsi per i propri figli, sempre e comunque, senza alcun limite logico-temporale. Così i figli, mediamente molto più acculturati dei genitori (anche solo perché hanno più energie e vigore per stare al passo con i tempi), devono subire le limitazioni, anche inconsce ed implicite, imposte dai propri “vecchi”.
I principali esempi li abbiamo proprio con l’allevamento dei neonati e dei lattanti: il principale nemico del bambino è il caldo, tanto che dovrebbe vivere tra 18 e 22 gradi, non oltre; durante le estati caldissime (con temperature intorno ai 30 gradi), al primo soffio di vento, i bambini si ritrovano con calzini e copertine frutto di una totale ignoranza. Eppure basterebbe leggere un po’ di numeri in virtù dei quali, da quando i bambini vivono alle giuste temperature e dormono in posizione supina, si ha 1 morto su 200 laddove prima erano 3 su 200 o, se preferisci, 1,5 su 100.
Questo per non affrontare il tema dei vaccini, una piaga culturale tutta italiana, ma eviterò di tediarti oltre con numeri e studi. Ho affrontato un tema che esula da quello di cui in parola solo per un semplice motivo: le tue cultura ed elasticità diventeranno la risorsa aurifera cui i tuoi figli potranno attingere, non ti piegare all’ignoranza, ma affidati ai tecnici competenti del settore.
7. Offriamo la giusta gratificazione
Tipologia e numero di gratificazioni influenzano lo sviluppo cognitivo comportamentale del bambino. Se un dono materiale rappresenta la naturale conseguenza di una determinata attività, col tempo il bambino perderà tutta la sua passione nello svolgere tale attività, sempre più prossima ad un lavoro (termine che, vocabolario alla mano, significa “applicazione di un’energia, umana, animale o meccanica, al conseguimento di un fine determinato“).
Se, come accade di recente, il bambino viene cosparso di regali (da nonni, zii, genitori ed amici dei genitori), questi ben presto smetterà inconsciamente di apprezzarli e, anzi, svilupperà emozioni negative quali abitudine, ingratitudine e superficialità, con una scarsa propensione a curare le proprie cose o a conquistarne di nuove, in un mondo dove tutto sembra dovuto (il cibo, lo studio, tutto è scontato laddove prima rappresentava un privilegio).
Per quanto concerne, invece, le tipologie di regalo sarà sempre meglio optare per giochi stimolanti, attività da svolgere all’aperto e nuove esperienze (cinema, teatro, museo, viaggi, acquari).
8. La tecnologia è da demonizzare sempre e comunque?
Viviamo in un mondo tecnologico ed in continua evoluzione, nel quale l’intelligenza artificiale promette di sostituire l’uomo in tanti ambiti dove la sua presenza risulterà superflua. Invero tanti sono i mestieri che, nel tempo, vanno scomparendo.
Pertanto il ragazzo, dopo i 12 anni circa, può iniziare ad aprirsi verso l’utilizzo della rete e, in questo percorso di crescita ed incontro di nuovi stimoli esterni, dovrà comprenderne rischi, potenzialità, tempistiche e modalità dell’uso di internet, senza mai eccedere.
La tecnologia deve essere un mezzo, non il fine, e deve essere usata in maniera attiva per un certo numero di ore settimanali. Al contrario, possono veramente diventare nocivi lo scrolling tra i video di Instagram e TikTok o la ripetizione di gesti ed azioni su giochi di dubbia utilità. Un uso passivo e ripetitivo di smartphone e tablet porta enormi disturbi dell’attenzione, tant’è vero che i marketer creano video molto brevi poiché, mediamente, le persone riescono a mantenere l’attenzione per una media di 8 secondi per video.
La propensione a tessere una rete di relazioni sociali va costantemente alimentata con esempi virtuosi e la frequentazione, anche da parte dei genitori stessi, di più persone. Durante i momenti conviviali il bambino, anche solo per educazione, deve essere privato dei dispositivi mobili e lo stesso dovranno fare gli adulti così da offrire un buon esempio.
Diventa difficile, chiaramente, in un ambiente non familiare, tradurre la regola in realtà perché questo significherebbe chiedere agli amici di non usare il telefono, solo per dirne una. Ma è altrettanto evidente come un determinato comportamento all’interno del ristretto nucleo familiare si potrà serenamente sposare con l’eccezione alla regola stessa. La creatività, come dicevamo, è anche elasticità, di fronte alle più svariate fattispecie.
Conclusione: la creatività come allenamento quotidiano
Allenare la creatività dei bambini è un processo continuo che richiede tempo, pazienza e un ambiente stimolante. Promuovere attività che favoriscano il gioco libero, l’esplorazione artistica, la narrazione e il pensiero critico può fare una grande differenza nel loro sviluppo creativo.
Incoraggiando e sostenendo la creatività, diamo ai bambini gli strumenti per crescere come individui completi, innovativi e capaci di affrontare con successo le sfide del futuro.
In maniera analoga a quanto avviene col dialogo, tuttavia, potrai raccogliere i frutti del tuo impegno e della tua metodica razionale solo quando i bambini diventeranno adulti. Nel mentre potrai cogliere, comunque, sfumature difficili da evidenziare e sottolineare nella quotidianità, intrinsecamente portatrice di abitudine e cecità rispetto ai cambiamenti lenti, non solo estetici.